I primi anni nei Democratici di Sinistra

 
Quando aderii, come rappresentante della Sinistra Repubblicana, nei Democratici di Sinistra di Bergamo, Antonio Misiani era Membro del Comitato federale e della Segreteria provinciale dell'ex  PDS. Continuò il ruolo di Segretario Provinciale anche nel periodo di transizione compreso tra la convocazione degli Stati Generali di Firenze  e il Congresso Provinciale dei DS bergamaschi, tenutosi nell'aprile del 2004.

Durante questo periodo la Segreteria  rimase allargata, in modo paritetico, alla partecipazione dei rappresentati dei cofondatori locali dei DS: Federazione Laburista, Movimento dei Comunisti Unitari, Cristiano Sociali, Riformatori per l'Europa e Sinistra Repubblicana.

Durante questo periodo la Segreteria  rimase allargata, in modo paritetico, alla partecipazione dei rappresentati dei cofondatori locali dei DS: Federazione Laburista, Movimento dei Comunisti Unitari, Cristiano Sociali, Riformatori per l'Europa e Sinistra Repubblicana. Altri componenti della Segreteria Provinciale erano Maria Teresa Azzola, Mirio Bocchi, Giuseppe D'Acchioli, Giuseppe Barreca, Livia Longhi, Franco Simonetti, Salvatore Rubino. Altri nomi non li ricordo.

Tra i membri dei "cofondatori" ricordo Salvioni, e Barbieri tra i più attivi. Colacello partecipò a qualche riunione poi sparì. Durante la seconda gestione Misiani, nel direttivo della Federazione Provinciale furono nominati anche due giovani promettenti provenienti dalla Federazione giovanile: Sergio Gandi e Alberto Vergalli. Successivamente, dovendo scegliere tra l'attività politica e quella professionale, scelsero quest'ultima. Ritorneranno in seguito come candidati alle elezioni Amministrative venendo eletti nel Consiglio Comunale e Provinciale di Bergamo dove, tuttora, rappresentano il PD.

Poiché non era una questione di "poltrone" bensì di confronto su problemi di carattere politico e amministrativo, assunsi il compito di testimoniare e sviluppare gli argomenti portati all'ordine del giorno, sotto il profilo della laicità e del rigore etico, rifacendomi al bagaglio culturale che non aveva mai smesso di essere il mio punto di riferimento in  ogni attività politica o amministrativa che fosse.
Ritenevo, inoltre che la fiducia per la quale mi avevano affidato l'incarico di rappresentanza e di coordinamento dei repubblicani bergamaschi in seno ai DS, dovesse essere meritata con la costante presenza su tutti gli argomenti che man mano si presentavano alla discussione.

Credo di non peccare d'immodestia se affermo che il mio comportamento fu ritenuto leale e corretto, tanto da meritarmi, dopo il Congresso dei DS dell'aprile del 2004 e con la riconferma ufficiale di Misiani alla Segreteria Provinciale, la nomina a Membro del Direttivo Provinciale del Partito e Responsabile del settore organizzazione e tesseramento.

Con questo ruolo iniziai a frequentare le Sezioni bergamasche e conoscere, durante le Assemblee i vari personaggi locali sia politici che amministratori. Generalmente tali "scorrerie" nella provincia erano fatte assieme al Segretario Provinciale. Non infrequenti le trasferte alla Federazione regionale di Milano e, qualche volta, a Roma.

Alla Federazione di Bergamo, in via Guglielmo d'Alzano, durante le mie frequentazioni giornaliere conobbi Maurizio Martina, futuro Ministro dell'Agricoltura ma a quel tempo studente universitario, Matteo Rossi, futuro Presidente della Provincia, anche lui studente universitario, Elena Carnevali, eletta successivamente parlamentare.  Ambedue, Martina e Rossi,  chini sui libri, tra una telefonata e l'altra, studiavano per ottenere una laurea e, contemporaneamente, per far carriera politica. Sarebbe stata la "dirigenza" del futuro.

Nel periodo di tale attività strinsi un'amicizia con Misiani che andava oltre la stima personale reciproca. L'avevo conosciuto, ma solo sfiorandolo, qualche anno prima quando si presentò in lista, venendo eletto, tra le fila di Bergamo Democratica. All'epoca, studente universitario bocconiano, lo giudicai scontroso, chiuso, quasi inavvicinabile. Ebbi modo di ricredermi in seguito.

Era di carattere timido e la sua timidezza veniva scambiata per scontrosità; aperto e leale era molto preparato sia culturalmente che  professionalmente e politicamente. La stima e la fiducia erano reciproche e, da parte sua, la dimostrò quando, nella primavera del 2004, nominato Assessore del Comune di Bergamo nella Giunta guidata da Roberto Bruni, occupandosi di bilancio, decentramento, società partecipate, comunicazione, sicurezza, patrimonio, servizi cimiteriali, dovendosi sospendere da Segretario Provinciale per incompatibilità mi chiese di accettare l'incarico di "reggente" della Federazione di Bergamo sino alla convocazione del Congresso stabilita per il mese di luglio del 2004.

Nella tarda primavera di quell'anno, terminato il trasloco della Federazione da via Guglielmo d'Alzano, vecchia sede storica, al complesso del Triangolo, venne inaugurata la nuova sede alla presenza di Fassino, Segretario Nazionale, e dovetti fare gli onori di casa.

A dicembre del 2004 venne convocato il Congresso Provinciale e l'incarico di Segretario fu affidato a Maurizio Martina. Al sottoscritto vennero riconfermate le precedenti funzioni aggiungendo anche quella di Tesoriere. E a quest'ultima incombenza era collegata la gestione economico - finanziaria delle Feste Provinciali dell'Unità.


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